Il mese di ottobre è stato caratterizzato da due eventi di valenza internazionale a cui l’Ufficio ha partecipato, presentando un suo stand.
Uno è stato l’EAS (European Attraction Show), l’altro il Festival Internazionale del Circo “Città di Latina”.
Sono stati entrambi occasione di incontri tra vecchi e nuovi amici, un tempo dedicato alle Persone, ognuno con la propria storia e la propria esperienza.
EAS 2010 Roma, organizzata da IAAPA Europe (International Association of Amusement Parks and Attractions), dal 6 all’8 ottobre, si è dimostrato il più grande evento per l'industria europea di attrezzature per parchi di divertimento con oltre 9.600 ospiti; i visitatori provenivano da più di un centinaio di Paesi e circa un terzo provenienti dall’Italia, e la maggior parte dal sud a dimostrare una grande vitalità del settore.
Il Festival di Latina ha visto tra gli spettatori dei suoi spettacoli, sempre più qualificati e universali, molti direttori ed artisti italiani. Questa presenza è stata incentivata anche dal convegno promosso dall’ECA sulla problematica animalista. L’idea del “Circo-Expo” ha permesso si essere presenti in modo significativo con un luogo di riferimento dove si sono moltiplicati gli incontri ed intravisto prospettive di visite ad alcuni circhi italiani e di percorsi in preparazione ai Sacramenti.
Nelle due occasioni, le persone che si sono soffermate agli stand hanno raccontato le loro difficoltà economiche ed organizzative, ma anche spirituali dovute soprattutto a pregiudizi non ancora sopiti nel mondo dei fermi, nonché alla incapacità di comprendere le reali esigenze di vita legate al loro lavoro. Per i circensi, più fortemente che per gli Spettacolisti Viaggianti, si verifica una disattenzione delle Comunità Cristiane. Forse perché le Fiere ritornano ed è facilitato un certo rapporto con il territorio mentre il Circo viaggia con itinerari non prefissati e la sosta è più breve, il fatto è comunque che il disinteresse aumenta e diventa reciproco, mentre l’assalto dei Testimoni di Geova e dei Pentecostali si fa più energico.
È anche vero che quando capita l’occasione è più facile esporre lamentele che raccontare il bello ed il positivo, ma credo che le Chiese Locali debbano ancora percorrere un lungo cammino sul piano dell’accoglienza di questi mondi di viaggiatori.
Nel Convegno dei Direttori Regionali, di settembre, due regioni hanno esplicitamente detto che nelle loro Diocesi non c’è nessuno in grado di affrontare questa pastorale; sarebbe opportuno – hanno detto - che si trovasse qualcuno che possa operare a livello interdiocesano con un mandato specifico, ma non c’è nessuno disponibile. Questa analisi va oltre le due regioni che hanno espresso questa valutazione.
Non a caso i partecipanti al nostro Convegno Nazionale di Roma hanno chiesto che i Vescovi delegati regionali per la Migrantes si facciano loro stessi promotori presso i confratelli, affinché, nella organizzazione di ogni Migrantes diocesana sia previsto un operatore per il settore fieranti e circensi. |